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Un imperdibile tris poco a sud di Villa Ari

  • Percorreremo il Viale della Principessa che costeggia il Parco di Rimigliano, direzione  Piombino. Per oggi non è il caso di soffermarsi, giunti quasi al suo limite nella zona denominata "La Torraccia" proseguiremo ancora per circa 2, 5 Km fino a giungere al bivio a destra che ci indica Golfo di Baratti.

  • Chi lo desidera, tramite un facile percorso di trekking partendo da Il Porticciolo Lo Stellino, può visitare l'area archeologica di Poggio del Mulino e a seguire Cala Villa del Barone, Cala Puffo, Cala Punta Mulino, Cala Selvaggia, Cala Ricchi, Cala Nelson per approdare infine al Golfo di Baratti.

  • 1° Step

  • Un golfo circolare con una spiaggia stretta e lunghissima con alle spalle pini marittimi e prati verdi. Non ci sentiamo di consigliare una sosta per un bagno di sole nei giorni festivi e prefestivi di agosto, a meno che non abbiate poi a lamentarvene a causa dell'eccessivo affollamento.

  • D'altronde il luogo è bellissimo, il mare in certe giornate di calma piatta è spettacolare, quindi anche in questo frangente vale almeno un tuffo. Baratti è totalmente privo di insediamenti turistici salvo alcune casette, qualche ristorantino, un piccolo stabilimento balneare, un approdo turistico per piccoli natanti e naturalmente la necropoli Etrusca. Chi fosse interessato al wind surf può trovare un punto attrezzato con relativa scuola per apprendisti. Nel periodo estivo di punta sarebbe consigliabile andarci al mattino presto  o nel tardo pomeriggio, quando i pendolari giornalieri saranno più o meno sfollati, l'atmosfera davvero speciale ci ricorderà luoghi con nomi più esotici. 

  • Nel Golfo di Baratti troviamo l'estesa area archeologica della Necropoli Etrusca, la singolare Casa Dinosauro e la Casa Esagono.

Panorama porticciolo Golfo di Baratti Casa Dinosauro spiaggia di Baratti Casa Esagono Spiaggia di Baratti Panorama Golfo di Baratti
Panorama Golfo di Baratti Panorama Golfo di Baratti Panorama Golfo di Baratti Panorama Golfo di Baratti

2° Step

  • Dalla fine del golfo la strada si inerpica verso Populonia Alta e dopo un breve tratto presso un tornante c'è un piccolo parcheggio, il "Piazzale del Reciso".

  • Se avete tempo fermate l'auto e seguite le indicazioni, un sentiero scosceso ben segnalato conduce in una baia selvaggia protetta dai venti, è " Buca delle Fate". Il nome magico fu dato dai boscaioli che vivevano sul promontorio, pensavano che le cavità fossero dimora di esseri soprannaturali.

  • La fatica sarà ricompensata da un mare cristallino dai tratti turchese e blu intenso che ci rammenta per alcuni versi la Sardegna, dove possibile, più incontaminata.

  • Come variante possiamo percorrere il sentiero che dal Reciso conduce fino alla chiesetta di San Quirico e quindi alle rovine del monastero, proseguendo ancora arriveremo prima alla Cala San Quirico e successivamente a Buca delle Fate.
    Il percorso costiero continua verso Spiaggia Lunga e il Fosso delle Canne fino a Cala Moresca in un susseguirsi di baie solitarie e panorami spettacolari dove a un certo punto ci sembrerà di "toccare" l'Isola d'Elba, strano a dirsi per chi non conosce questi luoghi, eppure siamo in Toscana.

Buca delle Fate, Cala San Quirico, Fosso delle Canne, Punta Falcone

Panorama da Populonia fosso delle Canne vista Isola d'Elba Buca delle Fate panorama
foto cala segreta promontorio piombino cala segreta promontorio piombino foto vista del golfo di baratti foto panorama con vista Isola d'Elba foto cala promontorio piombino foto vista del promontorio di piombino

Populonia

3°Step

  • Dal Piazzale del Reciso continuandolo per un brevissimo tratto di strada arriverete a Populonia e sarete accolti da un grande parcheggio sotto i bastioni.

  • La fondazione della città di Populonia

  • Populonia rappresentava un punto nodale nel commercio marittimo del tempo oltre che un porto sicuro per le rotte nel Mar del Tirreno.  All'epoca era fiorente il commercio del rame prodotti nella zona.In questo contesto, e, per altri versi, Populonia riuscì anche a sfruttare le ricche miniere di ferro che si trovavano nella dirimpettaia Isola d’Elba. Questa circostanza favorevole, combinata con l'abilità commerciale del poplo degli etruschi fornì a Populonia un forte impulso al suo sviluppo, trasformandola di fatto nel più importante centro per la produzione del ferro nel Mar Mediterraneo.

  • Il periodo di massimo sviluppo per Populonia fu  secoli IV e III a.C.  quando Roma, allora al potere in Italia, richiedeva una grande quantità di metallo soprattutto per fabbricare armi. Tuttavia, questa circostanza fu anche la causa della decadenza etrusca in quanto Roma perennemente in espansione dopo aver rinvenuto all’interno dei suoi stessi confini, segnò la irreversibile decadenza della città etrusca.

  • Populonia Alta è un  borgo di origine etrusca-medievale dal fascino indescrivibile situato in cima a un colle che domina tutto il Golfo di Baratti per un verso e, l'orizzonte fino all'Isola d'Elba per l'altro. Populonia fu una delle più importanti città-stato etrusche dell’Etruri

  • La Rocca e le sue fortificazioni furono erette nel XV secolo per proteggersi dalle incursioni dei pirati. 

  • Oggi il turista ignaro in visita a Populonia non potrà che rimanere esterefatto da così tanta bellezza. Una volta affacciato dai bastioni da qualunque lato ci si voglia sporgere la nostra vista sarà appagata da un panorama da cartolina, tale da rimanere impresso nella memoria.

  • Per una sosta, oltrepassata la porta delle mura, potrete accomodarvi ad un bar ristorante con tavoli all'aperto.

Populonia panorama Populonia panorama Populonia panorama vista Golfo di Baratti Populonia foto cinta muraria porta ingresso Populonia Panorama sul golfo di Baratti Panorama con vista Isola d'Elba